Scheda 38
Tuthmosis III
Tuthmosis III - I parte
Re, XVIII dinastia (1504-1450 a.C.).
Prenome, Re dell'Alto e Basso Egitto: "Menkheperre", "Stabile nel divenire è Ra".
Nome Figlio di Ra: "Djehutymes"; "Dhutmose".
Nome dato dai greci: "Tuthmosis", "Thot è nato. Bello di forme".
Il regno di Tuthmosis III si può senza dubbio considerare come uno dei più importanti della storia dinastica egizia. Gli aspetti dominanti della sua reggenza, durata 54 anni, sono sostanzialmente due:
1. la condivisione iniziale del potere con Hatshepsut, la tutrice.
2. Le lunghe campagne militari che caratterizzarono il suo governo da unico faraone d'Egitto.
La vita
Figlio di Tuthmosis II e di una sposa secondaria di nome Aset, Tuthmosis III salì al trono giovanissimo, ancora bambino, sotto la custodia di Hatshepsut, la sua tutrice che si apprestava a governare il paese. Questa situazione di reggenza simbolica da parte del giovane legittimo erede dinastico durò 21 anni. Hatshepsut era divenuta faraone a tutti gli effetti, senza che ciò portasse a scontri di potere, anzi, stando alle raffigurazioni, in cui erede legittimo e tutrice appaiono da soli o insieme, non danno alcuna impressione di lotte intestine: i due sovrani non sembrano ostacolarsi, al contrario, è proprio la tutrice che evidenzia il valore del giovane re.
Nel XXII anno di governo (di entrambi, dato che contavano insieme gli anni di regno) termina la co-reggenza del faraone ed Hatshepsut scompare dalla scena politica, probabilmente ritirandosi a vita privata.
Da questo momento in poi, Tuthmosis III sarà unico sovrano d'Egitto " … per volontà dell'oracolo di Amon", il quale, parole dello stesso re, lo designò come successore del padre.
Sposa legittima di Tuthmosis III fu Nebetu, ma ebbe anche due "Grandi spose reali", Satiah e Merytre-Hatshepsut, quest'ultima madre di Amenhotep II, l'erede al trono.
Rimarcando il forte legame terreno con la tutrice, colei che lo allevò e lo preparò al governo del Paese, Tuthmosis III, alla morte, si fece tumulare in un sarcofago e in una camera funeraria a forma di cartiglio, sull'esempio di Hatshepsut. Scavata nella Valle dei Re, ora denominata KV 34, la tomba, anche se incompiuta è, senza dubbio, una delle più belle ad eleganti presenti nella vasta necropoli. Nello stesso luogo fece costruire anche le tombe di Tuthmosis I e della sposa Merytre-Hatshepsut.
Il corpo dell'importante faraone, all'interno della sua bara centrale originale, venne in seguito trasferito a Deir el Bahari per proteggerlo dai profanatori di tombe, dove poté riposare indisturbato fino il giorno del suo rinvenimento.
La mummia, alta 161,5 centimetri, è ora conservata al Museo Egizio de Il Cairo.
Il ruolo di Hatshepsut
Un aspetto da chiarire, in quanto sovente si considera Hatshepsut come usurpatrice del trono d'Egitto a discapito del giovanissimo re, è la responsabile e validissima condotta politica della donna faraone nei confronti di Tuthmosis III.
Di fatto non vi furono contestazioni alla co-reggenza tra la regina e il legittimo sovrano.
Va qui ricordato che Hatshepsut fu sposa di Tuthmosis II, padre di Tuthmosis III, quindi, come tale, essa fu legittimata al governo del paese dopo la precoce morte del marito. Ne va dimenticato che il diritto al governo fu sancito dal pieno appoggio del clero di Amon.
Le testimonianze archeologiche sembrano confermare il corretto comportamento di Hatshepsut, evidenziando che fu proprio la tutrice ad esaltare le qualità del giovane re raffigurandolo in molti templi.
Lo stesso Tuthmosis III fornì prova di rispetto e correttezza nei confronti della regina perché aspettò vent'anni prima di iniziare a rimuoverne le iscrizioni dai templi. Questa pratica di rimozione fu caratteristica di tutti i faraoni: era costume rimuovere o impossessarsi di parte di beni altrui.
E' peraltro probabile che Hatshepsut fosse ancora viva in quel periodo, di conseguenza, è verosimile che Tuthmosis III, divenuto unico sovrano sul trono delle Due Terre, non volesse iniziare a cancellarne il ricordo prima della morte. Non si trattò, dunque, di una furiosa cancellazione a scopo di vendetta per l'usurpazione del trono (peraltro molto tardiva) ma una più probabile ovvia testimonianza e rimarcazione della sua condotta politica e militare, caratteristica che contraddistinse il suo regno in contrapposizione alla reggenza mite ma illuminata praticata da Hatshepsut. E' pur vero che cancellando il nome di Hatshepsut avrebbe parzialmente ristabilito la tradizione egizia che voleva un maschio al potere, tradizione per cui la stessa donna-faraone si fece ritrarre con tutti gli attributi da re.
Il rispetto verso la tutrice e la sua opera è rimarcato anche dal fatto che Tuthmosis III si fece costruire una tomba (KV 34) secondo criteri innovativi quasi sicuramente introdotti da Hatshepsut, come una camera funeraria ed un sarcofago che riprendessero le forme di un cartiglio.
Fine - I parte